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26.01.19

Interazione tra pompelmo e farmaci: un rischio da non prendere alla leggera

di Luca Pacciolla

È un dato di fatto che il pompelmo vanti numerose proprietà benefiche.
Oltre ad essere una fonte di vitamina C, acido citrico e pectine, contiene sali minerali e vanta proprietà digestive, diuretiche e depurative... insomma è un importante alleato della nostra salute! Non tutti però sono a conoscenza della sua possibile interazione con alcuni farmaci.
Il pompelmo è infatti capace di aumentare in maniera rilevante la biodisponibilità di diversi medicinali, inibendo l'attività di alcuni enzimi che a livello epatico sono responsabili della trasformazione dei farmaci. Ciò comporta un aumento della concentrazione di farmaco libero con eventuale rischio di effetti collaterali quali cefalea, affaticamento, disturbi gastrointestinali, ma talvolta anche effetti collaterali gravi come nefropatie e cardiopatie.

Il meccanismo di interazione
Il succo di pompelmo agisce inibendo, nel tratto gastrointestinale, un enzima che serve a inattivare alcuni farmaci.
Tale interazione si verifica anche con un singolo bicchiere di succo di pompelmo o con un frutto fresco.
L'inibizione dell’enzima dura fino a 24 ore dopo l'assunzione del succo perciò, per essere davvero sicuri di non incorrere in effetti indesiderati, dovrebbero trascorrere 72 ore tra l’assunzione del frutto e quella di un medicinale.

Principali farmaci coinvolti
Le principali classi di farmaci chiamate in causa nel meccanismo a cui facciamo riferimento sono:

  • antiaritimici quali amiodarone, propafenone, carvedilolo, chinidina (l’interazione può causare aritmia cardiaca)
  • antibiotici quali la claritromicina (l’interazione può causare aumento della tossicità)
  • antistaminici quali la terfenadina (effetto dell'interazione: aritmia cardiaca)
  • ansiolitici come diazepam, midazolam, triazolam e buspirenone (effetto dell'interazione: aumento dell'effetto del farmaco)
  • calcioantagonisti come amlodipina, felodipina, nifedipina, nimodipina, diltiazem, verapamil (effetto dell'interazione: tachicardia, pressione bassa)
  • corticosteroidi come il prednisone e altri steroidi come etinilestradiolo e progesterone presenti nella pillola anticoncezionale (effetto dell'interazione: possibile aumento degli effetti avversi del farmaco)
  • statine come atorvastatina, lovastatina, simvastatina (effetto dell'interazione: problemi muscolari anche gravi, cefalea)
  • antivirali anti-HIV come il saquinavir (effetto dell'interazione: aumento della tossicità)
  • immunosoppressori come la ciclosporina e il tacrolimus (effetto dell'interazione: insufficienza del fegato e dei reni, aumento dell'effetto)
  • neurologici come carbamazepina, fenitoina e clomipramina (effetto dell'interazione: sonnolenza, problemi di coordinazione dei movimenti, nausea, depressione respiratoria)
  • chemioterapici come la vinblastina (effetto dell'interazione: aumento della tossicità)
  • altri (farmaci anticoagulanti, farmaci per la disfunzione erettile, metadone)

Questa lista risulta solo parziale poiché nuovi studi stanno mettendo in evidenza ulteriori interazioni.
Si raccomanda dunque a tutti coloro che assumono farmaci, di fare attenzione ad assumere succo di pompelmo o a mangiarne il frutto durante la terapia.

Foto articolo

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