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16.04.18

"Siamo tutti Mozart ma... per ascoltare ottima musica, impariamo ad accordare il pianoforte"

di Luca Pacciolla

Dedicare una sezione specifica al "fitness" non è stata una scelta immediata poichè l’atto di recingere il termine espone al rischio di limitarne il significato e, francamente, non credo di potermi concedere una tale libertà.

La parola è stata talmente usata ed abusata da creare dubbi di identificazione anche e soprattutto in coloro che in tale ambito si ritengono professionisti.

Iniziamo con il dire che il termine viene preso in prestito dalla biologia (dove riveste un’accezione specifica e differente dalle molteplici a cui siamo abituati) per poi essere catalogato in una serie di sottoinsiemi (fitness generale, fitness specifico, cariofitness, etc..) spesso in grado di alimentare accesi dibattiti tra i puristi delle derivazioni etimologiche ed i portavoce di un’esperienzialità pratica.

Poichè non era e non è mia intenzione alimentare alcuna polemica, dopo aver riflettuto con attenzione, ho deciso di dedicare questo spazio ad un concetto di fitness che possa essere rispettoso del mio percorso professionale e del mio modo di intendere la salute ed il benessere, senza avere tuttavia la pretesa di esaurirne le molteplici eventuali applicazioni.

L’intento sarà dunque quello di identificare ed approfondire esercizi e metodi di allenamento finalizzati a raggiungere e migliorare una condizione di efficienza ed equilibrio psico-fisico, definendo, quando possibile, regole e comportamenti volti a mantenere tale stato.

Creeremo un trait d’union tra due aspetti complementari nell’ambito dell’attività fisica:
- - da un lato il concetto empirico di “allenamento ed attività motoria” che sino ad alcuni decenni fa riteneva l’esperienza diretta del preparatore atletico sufficiente a strutturare un piano di allenamento
- - dall’altro l’ingresso della scienza, che trova nell’ambito dell’attività fisica un florido terreno per sviluppare una delle sue applicazioni più dirette e cioè la misurazione esatta dei fenomeni, ma che solo negli ultimi decenni ha maturato in tale senso una crescente, ed a mio avviso doverosa, attenzione.

Per tale motivo spero di poter essere utile a chiunque abbia un interesse in questo ambito verso il quale sento un enorme debito di riconoscenza.

Lo studio e l’esercizio della Medicina e delle Scienze Motorie ha rappresentato per me un’opportunità grandissima a cui mi sono sempre rivolto con dedizione totale.

Parallelamente, in questi 18 anni di attività come preparatore atletico e personal trainer, ho sperimentato e constatato la necessità della pratica quotidiana in palestra e sul campo , laddove è importante, al di là del bagaglio tecnico, cogliere una attenta visione d’insieme e considerare le innumerevoli variabili di relazione tra corpo, mente ed ambiente.

La finalità dell’esercizio fisico non può essere esclusivamente la performance o l’estetica, obiettivi la cui valenza sarebbe peraltro ipocrita negare nel contesto socio-culturale in cui viviamo.

Il nocciolo della questione è che tali obiettivi spostano il focus all’esterno, puntando i riflettori sulla nostra immagine sociale, che può essere utile ma non sufficiente…può essere contorno ma non sostanza del nostro benessere psico-fisico.

L’attività motoria ha lo scopo di creare consapevolezza e controllo del nostro corpo, il quale non deve essere semplicemente istruito tramite nozioni che sono ormai reperibili in ogni manuale o blog, ma piuttosto educato, poichè esso è il tramite tra la nostra parte interiore ed il mondo esterno.

Quando parliamo di fitness ci riferiamo quindi alla capacità di leggere nel nostro corpo lo stato di benessere della nostra psiche al fine di trovare nell’esercizio fisico un modo utile per armonizzare lo stato mentale.

Il corpo è lo strumento che, spesso inconsapevolmente, suona lo spartito scritto dalla nostra mente.

Bonnie Baindbridge Cohen, madre del “Body Mind Centering”, ha espresso con grande efficacia tale concetto nella frase: "La mente è come il vento e il corpo come la sabbia:se vuoi sapere come soffia il vento puoi guardare la sabbia"

A completamento di questa enorme verità, mi piace pensare che l’attività fisica possa essere vista come la chiave per accordare lo strumento (il corpo) armonizzando ciò che la nostra psiche sente e vive, in un cammino di crescita dalle infinite possibilità.

Foto articolo

MEDICINA

Credo da sempre nella Medicina della persona e per la persona, quella che si concede il lusso di prendere e dare in egual misura (ricevere esperienza e offrire consapevolezza), quella che entra in punta di piedi nella vita dei pazienti senza pretendere di decidere per loro ma con loro;

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